Giornata di presentazione del Corso di Alta Formazione in Donne, Pace e Mediazione – 18 febbraio 2022
Di Cristina Perozzi – Rete Aumni/ae
Il 18 febbraio 2022, presso il Circolo degli Esteri di Roma, è stata presentata la nuova edizione del Corso di Alta Formazione DONNE PACE E MEDIAZIONE, attivato presso l’Università La Sapienza e giunto, nell’anno accademico 2021/2022, alla quinta edizione. L’evento è stato introdotto dal Direttore del Corso Prof. Raffele Cadin, che ha ricordato il percorso evolutivo del corso, nato su iniziativa del Prof. Sergio Marchisio, che ne è stato il fondatore.
L’offerta formativa del corso – inizialmente legata al Master in Tutela internazionale dei diritti umani – nel tempo si è trasformata, sviluppandosi lungo un percorso coerente con le edizioni precedenti, ma assumendo un’identità propria e più specialistica. Il corso, oggi, offre una proposta formativa unica nel panorama accademico nazionale, che consente all’Italia WPS di inserirsi nell’ambito delle esperienze internazionali promosse presso altri prestigiosi atenei europei ed extraeuropei.
La figura femminile, ha osservato in apertura il Prof Cadin, purtroppo è ancora poco presente nei processi decisionali in materia di pace e sicurezza, nonostante esista un indiscutibile link fra la leadership di genere e la sicurezza interna e internazionale. All’evento ha preso parte anche la dott.ssa Laura Baldassarre, Segretaria Generale del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (entità che agisce come focal point nazionale del piano Nazionale d’azione DPS dell’Italia). Nel suo ntervento, Baldassarre ha richiamato la Conferenza di Pechino del 1995 ed i concetti di mainstreaming ed empowerment promossi in quell’occasione, nonché la successiva nascita dell’agenda DPS articolata nelle 3P: Prevenzione, Partecipazione e Protezione.
L’Italia, ha spiegato, è fortemente impegnata su tale fronte, con un approccio che coinvolge i maggiori stakeholders, incluse le organizzazioni della società civile, nelle diverse fasi di sviluppo del Piano nazionale DPS (dal drafting al reporting). Del resto, l’Italia è fra i Paesi protagonisti del processo di attuazione dell’Agenda Donne, Pace e Sicurezza.
È poi intervenuta la dott.ssa Irene Fellin, Rappresentante Speciale del Segretario Nazionale NATO per DPS, che ha evidenziato il potenziale trasformativo che le donne possono apportare a proposito delle politiche sulla sicurezza umana nell’ambito dell’Alleanza Atlantica. Fellin ha richiamato l’articolazione della politica NATO in materia DPS, basata sui pilastri Integrazione, Inclusione e Integrità, riportando dati sulla sua concreta attuazione. A suo avviso, “un vero cambiamento non può non partire dai valori NATO”, che permeano l’azione di un’alleanza che trova senso “in quello che è e non in quello che fa”.
Ha preso poi la parola Frozan Nawabi, focal point DPS dell’Afghanistan, che ha ricoperto incarichi in materia di diritti umani in diversi dicasteri nel suo Paese. Nel suo toccante racconto, ha descritto la condizione delle donne afghane. Secondo Nawabi, un aspetto problematico è costituito dalla mancanza di adeguati canali di informazione, da cui deriva una carenza di dati e notizie sulle gravi violazioni dei diritti umani compiute dopo l’instaurazione del regime dai Talebani. La comunità internazionale, ha concluso la rappresentante afgana, deve occuparsi di queste criticità e impegnarsi nel trovare rimedio alle sofferenze di tutto il popolo afghano.
Nella seconda parte dell’iniziativa, la dott.ssa Luisa Del Turco, coordinatrice del Corso, ha presentato il programma didattico della V edizione, illustrandone i temi, l’approccio e la metodologia, nonché le novità che caratterizzeranno l’edizione di quest’anno: il focus specifico su Pace e Sicurezza; la presentazione di case studies; una sezione dedicata a progettazione, bandi, ed advocacy; lo spazio dedicato al legame con i temi del Corso e l’agenda internazionale giovani, pace e sicurezza.
Sono poi intervenute le rappresentanti delle associazioni partner del corso: la vicepresidente dell’Associazione Consorti Dipendenti Ministero Affari Esteri (ACDMAE) dott.ssa Lavinia De Nicolo; la Presidente della sezione italiana di Women In International Security (WIIS) dott.ssa Loredana Teodorescu; la dott.ssa Cecilia De Luca, Project manager della Framework Unit di Ambiente Risorse e Sviluppo (ARS Progetti), una società di consulenza internazionale che si occupa di sviluppo umano. L’iniziativa è stata l’occasione per siglare un accordo di collaborazione tra l’Ateneo e i tre partner del Corso, al fine da un lato di sugellare una partnership duratura, dall’altro di rafforzare l’apertura verso l’esterno e la dimensione operativa del Corso.
Nella parte conclusiva dell’evento, è intervenuta la portavoce della rete Alumnae/i, dott.ssa Chiara Bergamini, che ha presentato il gruppo che riunisce coloro che hanno partecipato alle edizioni passate del Corso, illustrandone le finalità e le principali iniziative intraprese. Al termine della mattina gli interventi dei due tutor del corso, la dott.ssa Mariangela Barletta e il dott. Lorenzo di Anselmo, che hanno fornito i dettagli del Corso. L’auspicio è che il Corso continui a svolgere con successo il suo prezioso ruolo di luogo di riflessione sullo sviluppo e sull’attuazione delle politiche internazionali e nazionali su donne pace e sicurezza.